Tipi di donazione

Donazione di sangue completo

Nel caso di questo tipo di donazione, uno speciale sacchetto di plastica viene riempito con 450 ml di sangue completo.
Affinché il sangue non coaguli e mantenga inalterata la sua qualità durante la conservazione, gli viene aggiunta una speciale soluzione nutritiva a base di sale (citrato di sodio). Dopo la separazione del plasma, i concentrati di eritrociti si conservano fino a 42 giorni ad una temperatura di 4-8°C.
Da qualche tempo, in diversi ospedali e centri di trasfusione è possibile effettuare l’autotrasfusione, che consiste nel prelevare al paziente una determinata quantità di sangue, che verrà utilizzata in occasione di un’operazione, già programmata, a cui egli verrà sottoposto. Tale quantità è comunque limitata. Se il medico prevede un fabbisogno maggiore, dovrà dunque utilizzare anche del sangue di terzi.

Aferesi

Nel caso dell’aferesi (il sostantivo deriva dal greco e letteralmente significa “portar via”), il sangue donato non viene trasferito in un sacchetto, bensì direttamente in una centrifuga per procedere alla separazione.
La centrifuga separa dal sangue unicamente i componenti richiesti, gli altri vengono restituiti di nuovo al donatore.
Plasmaferesi: nel caso della plasmaferesi, mediante una centrifuga o un’operazione di filtrazione il sangue viene separato in componenti solidi e componenti liquidi.
Il plasma liquido viene prelevato, mentre i componenti solidi vengono restituiti al donatore. Trombaferesi: la trombaferesi consiste nel ricavare dal sangue donato unicamente i trombociti. Nel flusso ematico, un adulto possiede circa 500 miliardi di piastrine.
Mediante una trombaferesi della durata di circa due ore ne viene prelevata quasi la metà, che viene poi predisposta per la trasfusione su un paziente affetto da carenza di piastrine. La trasfusione del prodotto della trombaferesi, una soluzione altamente concentrata di piastrine, provoca un massiccio aumento di trombociti nel ricevente. Questa soluzione contiene infatti tanti trombocita quanti ne possono venire ricavai da 5-6 normali prelievi di sangue completo. I concentrati di piastrine sono soprattutto destinati a pazienti affetti da cancro o da leucemia.

Trasfusione autologa

La trasfusione autologa può essere opportuna nel caso di un intervento chirurgico pianificabile con diverse settimane di anticipo, ad esempio una protesi all’anca.
Se il paziente è sufficientemente sano, è possibile prelevare da due a quattro unità di sangue in un arco di tempo relativamente breve.

Maggiori informazioni nella pagina “donazione”